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McCalin

Kuvé Antica 2021

Kuvé Antica 2021

Colore

Trebbiano Passerina
Fermentazione spontanea  
Diraspatura manuale
il mosto macera una notte intera sulle sue bucce
vinificazione in acciaio
Affinamento in acciao per circa 9 mesi

Al naso decisamente intenso e profumato, è composto da note fruttate e floreali.
Ma è in bocca che i vini di Federico esprimono tutta la loro potenza: freschezza vibrante che si equilibria con una penetrazione gustativa intensa, ma non stucchevole. Tutto questo messo sull'altare della perfetto tempo di macerazione.

L'Abruzzo fuori dall'Abruzzo, oppure chissà... il vero Abruzzo. Sicuramente quello che piace a Social Wine.

Commento SW

McCalin è una azienda piccola, un paio di ettari vitati divisi in cinque mini vigne, vinificate separatamente, dando vita di conseguenza a una decina abbondante di vini per un totale di circa 3000 bottiglie l’anno, insomma un po' come si fa dalle parti di Beaune!
Prodotti assolutamente artigianali, per quantità e metodo, intrisi di una bella dose di follia e ricerca della strada in salita, tutte cose che mi hanno portato ad approcciarmi alla loro Kuvé Antica con un’aspettativa alta e con un po' di timore di uscirne deluso.

Il vino visivamente è ricco, denso e promettente. In onore al nome si presenta di un bel colore oro antico brillante, di media intensità, che farebbe pensare a un contatto con le bucce più lungo delle ventiquattro ore che il produttore dichiara.
Nel bicchiere gira compatto, quasi oleoso - prendetelo come un complimento - illuminandosi di riflessi caldi e profondi.
Il naso nel primo quarto d’ora è un po' chiuso e introverso, dal bicchiere sembra salire la voce del vino che, un po' seccata, dice “Signori miei, un po' di calma, per favore. Sono stata chiusa in una bottiglia più di due anni, fatemi fare una doccia e lasciatemi respirare un po' all’aria aperta, per riprendere fiato”.
Poi inizia ad aprirsi, la riduzione tende a virare verso una mineralità spiccata, fatta di polvere di fiori gialli disidratati e zafferano. Poi viene fuori la frutta, sempre dominata da giallo maturo e, se la bottiglia non finisce in mezz’ora, si avverte una punta aromatica appena accennata, che indurrebbe il sospetto che insieme al Trebbiano e alla Passerina siano caduti nella massa un po' di grappoli, ma pochi pochi, di Malvasia. Il vino, però, viene da una vigna di Martinsicuro, quindi proprio ai confini regionali, e il colore intenso e le sensazioni aromatiche possono essere frutto del territorio e di una vendemmia fatta a piena maturazione.

In bocca mantiene con coerenza le promesse della vista e dell’olfatto: entra denso, ricco e intenso di frutta gialla matura su un fondo minerale solido su cui si appoggia.
È un vino caldo e potente, non di alcol bensì di estratti che imbrigliano l’acidità tipica del Trebbiano, lasciandola sullo sfondo, discreta ma presente.

Una bottiglia diversa dalla stragrande maggioranza di vini Abruzzesi (includendo anche quelli artigianali e naturali).

Cibo

Vino gastronomico e versatile, da abbinare con qualcosa di solido che può andare da salumi e formaggi seri a piatti importanti in umido sia di carne che di pesce, passando per i primi piatti robusti della nostra cucina di campagna.

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