Morey St Denis 2022
Morey St Denis 2022
Pinot nero
nel comune di Morey St Denis
Fermentazione spontanea
Maturazione in barrique 15 mesi
Agricoltura biologica. Concimazioni in vigna con preparati biodinamici
Note delicate di frutti rossi
Commento SW
Il vino con il quale ho incontrato più frequentemente il vino perfetto del momento è stato il Pinot Nero di Borgogna, di solito Chambertin di qualche produttore bravo, comunque sempre un vino della Madonna!
Stavolta no.
Qualche giorno fa, in stato di grazia, io o lui non lo so, il vino perfetto è stato sempre un Pinot Nero, ma un semplice Villages, uno dei Villages più piccoli della Cote D’Or: il Morey -St-Denise di Tortochot, così potente e austero, ma succoso e rassicurante.
Questo 2020, ancora in stato di estrema gioventù, è fedele allo stile aziendale, anzi allo stile familiare: il Domaine Tortochot è nelle mani della stessa famiglia praticamente da sempre, imbottigliano da un centinaio di anni abbondante, hanno una dozzina di ettari che si snodano tra Villages, Premier e Grand cru a Gevrey e dintorni.
La Vigna è condotta secondo i dettami della Biodinamica.
Uve totalmente diraspate e fermentazioni spontanee;
mano in cantina che non disdegna estrazioni e colori importanti, anche a scapito di un po' di finezza;
tanta frutta rossa palpabile, sia al naso che in bocca;
uno sfondo minerale che spinge per uscire già in gioventù;
tannino fitto fitto, stratificato alla perfezione, tanto da non essere per nulla aggressivo e un’acidità che fa da collante a tutta quella roba che viene sparata tra naso e bocca in un attimo.
Insomma il vino perfetto.
Almeno fino a quando non proveremo un Grand Cru di famiglia.
Luigi Papille D'Orazio